Telefonata delle 8.25 di mattina, mi chiama Francesco Nesi: Dai che a breve iniziamo un cantiere assieme, si tratta della casa di Willy Falanga.
Io: Guarda, ti ho mandato a quel paese un paio di volte prima ancora di iniziare perché spacchi la virgola e non solo, ma sono felice 3 volte perché non mi piaceva niente di niente, e ci ho messo del mio.
Francesco: E che ca@@o hai combinato?
Io: Semplice, per accontentare il capo di Willy (che ci mena tutti e tre se non facciamo un gioiellino) ho pensato a costruire l’impianto pezzo per pezzo, uscendo da tutti gli schemi.
Francesco: Figo, mi raccomando che poi dobbiamo bilanciare i flussi d’aria e dobbiamo certificarla Passivhaus.
Io: Si capo, ma ne ho combinata una delle mie. Gli faccio mettere sotto al magrone 600 metri di polietilene e con un circolatore da 20 watt alimento solo la batteria di pre gestendola con un’elettronica semplice semplice, per sfruttare la terra.
Francesco: Si, una sorta di pretemperamento insomma.
Io: Esatto, solo che non mi ricordo il termine tecnico inglese con cui viene chiamata, la usano spesso nei grossi centri e nei magazzini di dimensioni importanti.
Francesco: Si chiama Betonkerntemperierung.
Io: Frà, scrivimelo via WhatsApp va, che manco capisco come si pronuncia, meglio se lo scrivo in italiano.
Il resto ve lo dico domani…