È il lieto fine di tutti i cantieri, passa l’elettricista a collegare l’opera, dopo aver fatto due chiacchiere con l’idraulico e siamo pronti al collaudo.
Questo non è nemmeno un retrofit, abbiamo sostituito una pompa di calore che aveva 3 anni di vita ma non riusciva a fare nemmeno la metà di quello che sulla carta avrebbe dovuto.
Ahimè, non è la prima volta che capita e ho la sensazione che sotto l’egida del “tutto gratis” nei prossimi anni più di qualcuno si troverà in una situazione simile.
Di solito quando qualcosa non funziona nell’impianto di riscaldamento è sempre colpa della pompa di calore, è la prima su cui puntare il dito, e in questo caso era proprio così.
Oltretutto la soluzione installata era ibrida, perché come sapete la caldaietta ci vuole sempre… #mammalebotte
Poi è passato il nostro ing a visitare il cliente, ha fatto due conti, a differenza mia è stato diplomatico e non si è espresso in veneto stretto usando virgole, ha semplicemente fatto due conti e progettato il tutto.
Poi è venuto il momento di Carlo che ha eseguito l’opera e di Alessandro che gli ha portato quei due secchi di corrente che servono.
Ora passo io a chiudere il cerchio, due aggiornamenti, carico Smart Solar, la metto in moto e poi inizierò a monitorarla da remoto.
Quale sarà la prossima?


