Carlo e Simone sono due fuoriclasse, idraulici di professione e pazzi come segno speciale, com’è normale che sia.
Ne abbiamo già fatti assieme di cantieri, e di sicuro ne faremo ancora altri, ma un particolare che mi piace di loro è la storia.
Un piccolo aneddoto che riguarda una piccolissima percentuale dei professionisti che oggi ci mettono passione e testa, nel lavoro.
Generalmente l’idraulico di oggi è un figlio d’arte o è frutto di un’azienda che lo ha cresciuto e allevato. Tantissima esperienza e dopo 5 anni di qualifica adeguata la normativa prevede l’accesso all’abilitazione.
Ma con i due pazzi assieme a me, c’è anche la formazione scolastica in termotecnica, che in questi casi è una ricetta bomba.
Metti 3 giovani, vabbè, facciamo 2 giovani e mezzo…
Metti una centrale termica di quelle toste…
Metti una matita da cantiere e gli attrezzi del mestiere e il gioco è fatto. Un paio di geroglifici che valgono più del progetto stesso e via, pronti a creare l’opera.
Mi diverto spesso a seguire le realizzazione e a coordinare i professionisti, c’è sempre qualcosa di nuovo e ogni volta è sempre una sfida, ma con loro mi piace di più.
E intanto, avanti tutta ragazzi.