Da caldaia a pellet a pompa di calore, eh ma col freddo…
La prima volta che vidi il sistema, mi dissero che per riscaldare doveva girare acqua vicina ai 50° in inverno, altrimenti sarebbero rimasti al freddo.
Hmm, non mi quadrava molto, ma d’altra parte se chi te lo dice in parte è quello che ha realizzato l’opera, ci credi davvero, è normale che sia così.
Oggi però lo vedo funzionare con una centrale termica delle mie, la monitoro da remoto e quello che vedo mi dice tutt’altra cosa.
Mi dice che nelle colline fa fresco, la temperatura esterna scende più velocemente che a casa mia, ma non serve tanta energia, anzi…
Alla fine lavora come un comune impianto di riscaldamento a pavimento, con una mandata di poco superiore ai 37°.
Non voglio confrontare numeri o valori, voglio semplicemente far passare un semplice concetto, che è come arrivo a fare queste affermazioni.
Mentre la ricerca comune si ferma alla marca e al modello della macchina, per arrivare a ottenere i benefici dell’ottimizzazione serve altro.
Serve conoscere l’impianto, capire come funziona, sapere come risponde l’involucro, un pizzico di buon senso per interpretare i numeri e sapere come cambiare le posizioni in griglia, per veder abbassare il consumo elettrico finale.
È uno sport diverso.