Per l’edilizia una delle spine nel fianco maggiori è sempre la burocrazia e, quando per un cavillo legato a un permesso per ogni sacrosanta risposta passano mesi e mesi, qualche giramento di zebedei è più che lecito.
Niente di nuovo, storia che si ripete all’infinito nello stivale quella delle tempistiche per ottenere i permessi, ormai ce ne siamo fatti una ragione.
Ma qui finalmente il committente coraggioso, con molta più pazienza della mia, è partito da un pezzo e pian piano vede sorgere la sua nuova casa in legno.
E in questa casa, gli impianti li abbiamo pensati assieme.
Impianto a tutt’aria ovviamente, batterie idroniche per riscaldamento e raffrescamento che lavorano in simbiosi con la ventilazione meccanica.
Centrale termica con cuore italiano e fotovoltaico che si picchiano tra di loro per capire quando spingere di più e quando fare il minimo che serve.
Un pizzico di domotica e automazioni che nell’impianto elettrico daranno vita a qualche sequenza che renderà più semplice la gestione della casa.