Questo è uno dei momenti in cui devo controllare che tutto sia collegato a dovere, prima di rompere il vuoto e fare il primo avviamento del sistema.
La maggior parte delle volte parte tutto senza pensieri, si aggiustano i primi parametri, si regolano i dispositivi e si settano gli indirizzi di termostati e centraline, si attiva lo shock termico e via.
A volte invece capita come in foto.
Qui stavo facendo col pensiero un omaggio a San Germano, gli stavo raccontando che un avviamento a vuoto in questo periodo è come un macigno che mi cade sull’alluce del piede destro e vi lascio immaginare.
Ma sono imprevisti che possono succedere in un cantiere frenetico che arriva al termine, con tempi stretti e con tutte le esigenze che ci possono essere. Errare è umano, succede solo a chi lavora.
La foto è di 10 giorni fa, ma stamattina torno su e finisco l’opera, invocherò il mio protettore per strada così da arrivare con filosofia zen in cantiere ed accendere il tutto senza intoppi, e sarà così.
Attiviamo il sistema, partiamo con il riscaldamento della livellina, programmiamo i termostati, aggiorniamo il software e prepariamo la bambina a climatizzare questa villetta nella prima periferia di Milano.
Ne ho un discreto numero da accendere, il pensiero che faccio mentre scrivo è di quale sarà la prossima che avvio, ma lo scoprirete nei prossimi giorni.